PARCO REGIONALE STORICO
MONTE SOLE
Parchi naturali - Via Porrettana Nord 4 Marzabotto (BO) -Tel.: 051.932525 E-mail: segreteria.montesole@enteparchi.bo.it
Website: http://enteparchi.bo.it/Parco_Storico_di_Monte_Sole
Il Parco regionale storico Monte Sole si estende su un’area di 6.300 ettari compresa tra il fiume Reno e il torrente Setta ed estesa sul territorio dei Comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana Morandi, dove il noto pittore Giorgio Morandi villeggiava e oggi resa nuovamente celebre per la sua peculiare Rocchetta Mattei.
Si tratta di una piccola dorsale appenninica, composta dai monti Pezza, Salvaro, Termine e Sole, che si eleva fino a 826 metri sul livello del mare e che durante la II Guerra Mondiale rappresentava la linea del fronte.
Il Parco, oltre che per le straordinarie bellezze naturalistiche e la ricchezza faunistica, si caratterizza infatti per la sua valenza storica: proprio questi luoghi furono testimoni di una delle pagine più tragiche della Guerra di Liberazione dal nazifascismo, quando, il 29 settembre 1944, i reparti tedeschi trucidarono 770 persone inermi.
Per questo motivo, ricordare alle future generazioni quegli avvenimenti drammatici, è nato il Parco Storico, unico esempio in Italia.
Carta escursionistica scala 1:25000 del Parco Storico di Monte Sole 04 BO – Medie Valli del Savena e del Reno, Valli del Sambro e del Setta. Comprende percorsi C.A.I. (segnavia bianco-rosso) per escursionisti a piedi, nonchè itinerari percorribili in mountain bike. La mini guida allegata offre inoltre un’utile tabella recante, per ogni itinerario, indicazioni col grado di difficoltà, lunghezza, tempi di percorrenza nonchè dislivelli da superare.
Per chi desidera acquistarla ad 8,00 euro
PUNTI DI INTERESSE DEL PARCO
LUOGHI DI INTERESSE DEL PARCO
CENTRO DI DOCUMENTAZIONE DI MARZABOTTO
per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra-
Il Centro si trova presso la Casa della Cultura e della Memoria di Marzabotto, via Aldo Moro 2
Il progetto del Centro di Documentazione di Marzabotto per lo studio delle stragi nazifasciste e delle rappresaglie di guerra nacque alla vigilia del 50° anniversario della strage per concentrare in un’unica sede tutto quanto fosse stato scritto e prodotto attorno al tema degli eccidi di Monte Sole e della Resistenza, in un più ampio contesto di storia economica, politica, sociale.
SACRARIO AI CADUTI DI MARZABOTTO
Il Sacrario si trova a Marzabotto di fronte al Centro di Documentazione, a pochi passi dal Municipio; è raggiungibile facilmente a piedi dalla stazione del paese e con una breve passeggiata dal Museo Etrusco.
Il Sacrario ai Caduti di Marzabotto fu terminato nel 1961. All’esterno numerose lapidi ricordano stragi della Seconda Guerra Mondiale e di tempi più recenti.
Esse circondano i volti di una parte dei caduti dei comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana. Parte di queste vittime riposano all’interno dell’edificio, protetti da lapidi in parte divise per località d’eccidio e riportanti nomi ed età delle vittime.
MUSEO NAZIONALE ETRUSCO DI MARZABOTTO
Il Museo Nazionale Etrusco Pompeo Aria illustra la storia dell’ insediamento etrusco del Pianoro di Misano, l’antica Kainua, e raccoglie una ricca collezione di reperti qui rinvenuti.
L’insediamento, sorto nella seconda metà del VI sec. a.C. come semplice villaggio, divenne nel secolo successivo una vera e propria città con strade, case, botteghe e fornaci, oltre a due necropoli.
Con l’avvento dei Galli Boi nel IV secolo la città venne abbandonata e non più occupata stabilmente; questo la rende oggi un importante esempio di città etrusca integralmente conservata nel suo impianto urbanistico. Sono visibili le tombe a cassa nella necropoli e i basamenti degli edifici; e’ ben intuibile la posizione strategica dell’ ampio insediamento, sorto lungo il principale percorso appenninico che collegava l’antica Felsina (Bologna) e l’Etruria Padana con l’Etruria Tirrenica.
Per approfondire
Località Campiaro 40030 Grizzana Morandi (Bo)
Edificata nel 1959, ospitò il pittore Giorgio Morandi durante i suoi periodi di vacanza e fu donata nel 1994 al Comune di Grizzana con lascito testamentario dalla sorella Maria Teresa.
La casa conserva ancora gli arredi e le suppellettili del periodo in cui fu abitata dall’artista e dalle sorelle; di particolare interesse è lo studio, che conserva alcuni strumenti di lavoro di Morandi.
ITINERARI DEL PARCO
Nel territorio del Parco sono stati individuati alcuni itinerari tematici che, in diversi punti, si intrecciato tra loro a tesimonianza dell’anima complessa ed affascinante di questo territorio.
Gli itinerari sono segnalati in modo inequivocabile, possono presentare moderate difficoltà stagionali come tratti fangosi o scivolosi se bagnati. Richiedono calzature da trekking leggero e un minimo di preparazione fisica.
All’interno del parco sono percorribili diversi 9 itinerari tematici, tutti sono segnalati in modo inequivocabile.
Il territorio è percorso inoltre dalla Ciclovia della Memoria
Ciclovie Dei Parchi - Ciclovia Della Memoria
Itinerario Del Memoriale
Itinerario Di Montovolo
Itinerario Didattico Monte Caprara
Itinerario Etrusco
Itinerario Morandiano
Itinerario Naturalistico
Pian Di Venola - Poggiolo
Poggiolo-San Martino-Caprara-Casaglia-Poggiolo
Sulle Orme Del Lupo
ITINERARIO DEL MEMORIALE
Partenza: Pioppe di Salvaro
Tempo di percorrenza: 7h
Difficoltà: Escursionistica
Lunghezza: 18,5km
L’itinerario del Memoriale ripercorre i luoghi teatro della drammatica e violenta storia recente di questa terra. Durante la Seconda Guerra Mondiale 955 persone vennero uccise dai nazifascisti nei tre comuni di Marzabotto, Monzuno e Grizzana. Venne annientata un’intera comunità, che risiedeva da secoli su questi monti. La maggioranza delle uccisioni, in cui persero la vita 770 persone, furono compiute nelle giornate comprese tra il 29 settembre e il 5 ottobre del 1944, poi note come Eccidio di Marzabotto. L’itinerario ripercorre anche i luoghi più significativi della storia della Brigata Partigiana “Stella Rossa”, che combatté tra questi monti fino ai quei tragici giorni. Lo stallo del fronte su queste alture per tutto l’inverno 1944-45 fu causa di ulteriori distruzioni, fino alla liberazione di Monte Sole, avvenuta a seguito di un’accanita battaglia tra l’esercito nazista e le truppe Alleate il 16 aprile 1945. Durante il cammino, ricordate il sacrificio di queste persone e osservate ciò che la violenza della guerra ha lasciato; immaginate i campi coltivati, le case abitate da famiglie numerose e il bestiame nelle stalle. Molti dei sentieri che percorrerete sono gli stessi un tempo utilizzati dagli abitanti di Monte Sole e, durante la guerra, dai partigiani. Vari ruderi emergono lungo il percorso circondati da campi, alberi e arbusteti, testimonianze in pietra di quegli eventi drammatici.
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Documento in formato Adobe Acrobat Itinerario del Memoriale (61 KB)
ITINERARIO DI MONTOVOLO
Partenza: Lama di Reno
Tempo di percorrenza: 7h
Difficoltà: Escursionistica
Lunghezza: 26km circa
L’itinerario di Montovolo ricalca un tratto dell’antico tracciato percorso dai pellegrini medievali per raggiungere l’omonimo santuario e, per chi era animato da intenti religiosi, spesso il cammino continuava fino a Roma o Santiago de Compostela in Spagna.
Lungo il suo percorso si incontrano edifici religiosi e borghi, testimoni di come l’Appennino, nel passaggio dall’antichità al Medioevo, si popolò considerevolmente. Permette, inoltre, di raggiungere i ruderi di luoghi sconvolti dal tempo e dalla violenza degli eccidi e della guerra, come a Caprara e Casaglia e di toccare alcuni dei siti ritratti nei quadri del pittore bolognese Giorgio Morandi, come Cà Veggetti, Tudiano e Cà Benassi.
L’itinerario ripercorre interamente la dorsale che separa la valle del fiume Reno da quella del torrente Setta collegando l’abitato di Grizzana Morandi con la località Lama di Reno in comune di Marzabotto.
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Itinerario di Montovolo (39 KB)
https://ilcamminodimontovolo.wordpress.com/itinerario/
ITINERARIO DIDATTICO MONTE CAPRARA
Partenza: località Caprara di Sopra
Tempo di percorrenza: 1h
Lunghezza: 2km
Difficoltà: Escursionistico
L’itinerario si snoda tra i resti dell’acquartieramento militare realizzato dall’esercito tedesco durante lo stallo del fronte nell’inverno 1944-45.
Il sentiero percorre la pendice del monte fino a disegnare un anello che ne circonda la cima attraversando le antiche postazioni belliche. Sono in evidenza tutti i rifugi e la rete di trincee che li collegava, oltre a due acquartieramenti. Lungo il tragitto del percorso si trovano aree di sosta con panchine ed affacci panoramici. Il percorso è segnalato da cartelli bilingue italiano-inglese, ed è caratterizzato da un abbondante numero di gradini e corrimano in legno.
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ITINERARIO ETRUSCO
Partenza: Marzabotto
Tempo di percorrenza: 5h 30'
Difficoltà: Escursionistica
Lunghezza: 17km circa
L’itinerario etrusco percorre alcuni dei luoghi dove importanti rinvenimenti hanno testimoniato la presenza della civiltà etrusca, ma anche di quella villanoviana, gallica e romana.
Il percorso parte dall'abitato di Marzabotto seguendo il corso del fiume Reno bordando il pianoro di Misano dove è possibile visitare il Museo Archeologico "P. Aria" che raccoglie principalmente i reperti rinvenuti nell’area dell’abitato etrusco di Marzabotto e illustra la storia di questo importante insediamento. Nei pressi di Pian di Venola, percorrendo una strada asfaltata poco frequentata, si attraversa il fiume e si raggiunge la località Albareda da dove ci si inoltra tra vecchie aree coltivate e boschi di carpini e roverelle un tempo governati a ceduo, verso la località di Valico di Sotto. Insediamenti etruschi si ebbero nelle limitrofe aree di Canovella e Sperticano. Il percorso prosegue toccando i ruderi di Valico di Sopra fino a raggiungere, in località Cà le Scope, la strada bianca che divide la valle del Reno da quella del Setta.
Da qui, seguendo la medesima strada, si ritorna verso i resti dell'abitato di San Martino e, successivamente, al centro visite Il Poggiolo dove è possibile ristorarsi. Attraverso i prati che contornano il Poggiolo si prosegue in leggera salita fino a raggiungere nuovamente il bosco dove un sentiero in veloce discesa si ricollega al percorso seguito all'andata in località Albareda.
Da qui seguendo a ritroso il percorso fatto all'andata si rientra prima a Pian di Venola e, successivamente, a Marzabotto
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ITINERARIO MORANDIANO
Partenza: Grizzana Morandi - loc. Campiaro
Tempo di percorrenza: 3h 30'
Difficoltà: Escursionistica
Lunghezza: 10,5km
L’itinerario di Morandi tocca località e paesaggi che potrete ritrovare nell’opera del grande pittore e incisore bolognese. ll sentiero vi riporta ad alcuni dei luoghi e dei paesaggi di Giorgio Morandi, le cui opere nacquero proprio dall’osservazione sensibile della natura, qui fortemente legata a testimonianze medievali. Giorgio Morandi (1890-1964) ebbe, infatti, un lungo ed intenso legame con questa terra. Egli trascorse nell’estate nel 1913 una vacanza a Grizzana, durante la quale conobbe e apprezzò i paesaggi, i borghi di origine medievale, le case contadine, i boschi e gli spazi aperti. Il percorso, costituuito da un doppio anello, parte dalla località Campiaro, presso i celebri "fienili", dove è presente un centro di documentazione dedicato all'artista inoltrandosi tra aree prative e boschi misti di castagno e quercia in direzione Cà Mascagni. Poco prima di immettersi sulla piccola stradina asfaltata che porta alla borgata si scende in direzione Torre Lame dove si segue per un breve tratto la strada provinciale che collega Grizzana Morandi e Vergato. Abbandonata quest'ultima si rientra nel bosco e, seguendo piste forestali e sentieri, si raggiungono i ruderi di Cà La Fame e, poco dopo, Cà La Sete, toponimi testimoni di un territorio di scarsa ricchezza produttiva. Il percorso prosegue in discesa lambendo La Serra per raggiungere da monte Cà Mascagni e successivamente Cà Benassi. Nuovamente lungo la strada asfaltata si prosegue in direzione Il Poggio; qualche centinaia di metri dopo la borgata si imbocca a destra in discesa una ampia cavedagna che riporta, toccando Nadia e Veggio, verso Cà Benassi. Una breve digressione, prima di imboccare la cavedagna, permette di raggiungere in breve San Lorenzo, Tudiano e Cà Veggetti, caratterizzati da case torri e un bell'oratorio romanico. Analoga architettura troviamo a Cà Benassi. Da qui si rientra verso la località Campiaro toccando nuovamente Cà Mascagni e seguendo a ritroso il percorso fatto ad inizio escursione.
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ITINERARIO NATURALISTICO
Partenza: Marzabotto
Tempo di percorrenza: 6h
Difficoltà: Escursionistica
Lunghezza: 17,5km
L’itinerario Naturalistico percorre il parco da Nord a Sud e vi permetterà di apprezzare l’alta biodiversità che caratterizza quest’area protetta. L’abbandono del territorio a seguito delle devastazioni portate dalla Seconda Guerra Mondiale, oltre che della generale tendenza, manifestatasi nel dopoguerra, a lasciare la montagna e la vita agricola, ha sensibilmente ridotto la parte di territorio coltivata, alla quale si sono sostituiti diffusamente boschi e cespuglieti.
L’itinerario, che parte da Marzaboto, attraversa aree caratterizzate da un ridotto numero di insediamenti edilizi, aree agricole e nuclei rurali, aree dominate da praterie e boschi, ed aree in cui la presenza antropica è completamente assente. L’incontro tra gli ambienti climatici centro-europei e mediterranei fa sì che il Parco accolga gli areali estremi di diffusione di due specie arboree: quello meridionale del Pino Silvestre, presso Monte Termine, e quello settentrionale del Leccio, diffuso nell’area di Monte S. Barbara. Questo territorio, caratterizzato da un fitto mosaico di habitat, costituisce anche l’ambiente ideale per una grande varietà di specie animali: cervi, daini, caprioli, cinghiali, volpi, tassi, scoiattoli e ghiri.
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PIAN DI VENOLA – POGGIOLO
Partenza: Stazione FS Pian di Venola
Tempo di percorrenza: 2h
Lunghezza: 6km
Difficoltà: Escursionistico
L’itinerario ha inizio nei pressi della stazione ferroviaria di Pian di Venola (linea Bologna/Porretta Terme) usciti dalla quale, svoltando a sinistra ed attraversando i binari, si percorre la piccola strada asfaltata che collega Pian di Venola all’abitato di Sperticano fino a raggiungere quest’ultimo.
L’elemento di maggior interesse dell’abitato di Sperticano è la bella casa-torre Fontana (risalente agli inizi del XIV secolo) situata subito a lato della piazzetta del borgo dove si trova anche una limpida fonte. Poco distante, facendo una piccola deviazione, si trovano anche la seicentesca chiesa e il trecentesco oratorio dedicati ai Santi Simone e Giuda, entrambi restaurati nel dopoguerra.
Da Sperticano l’itinerario prosegue lungo una stretta strada asfaltata che parte quasi di fronte alla fontana e sale in maniera decisa sino ad un gruppo di abitazioni sul retro delle quali ha inizio un sentiero, a tratti lastricato a testimonianza della sua passata importanza, che prosegue salendo all’ombra di un bosco misto lungo le pendici nord-occidentali di monte Caprara.
Lungo la salita si incontrano le prime tracce degli acquartieramenti risalenti alla guerra, piccoli anfratti nella roccia utilizzati come rudimentali rifugi.
Si prosegue la salita all’ombra di un rado querceto che anticipa la fine del bosco, e, di lì a poco, si raggiunge la sella che separa Monte Caprara da Monte Sole, un’ampia radura luminosa punto di incontro di diversi percorsi
Il sentiero prosegue lambendo dall’alto i ruderi di Caprara di Sopra, luogo che venne brutalmente investito dalla violenza della guerra e dove vennero distrutti interi nuclei famigliari. Come in altri luoghi i tedeschi diedero poi fuoco alle case. Di tutto ciò, ora, grazie ai recenti lavori di restauro, si possono osservare i ruderi di queste dimore di sasso tipiche della montagna bolognese.
Giunti all'incrocio con la strada carrabile il percorso prosegue verso destra in direzione S. Martino; a valle della strada si può vedere quello che resta dell’antica sede municipale di Caprara Sopra Panico (ora Caprara di Sotto). Si prosegue ora in leggera discesa alle pendici del Monte Caprara, all’ombra di un rado bosco di roverelle con sporadici esemplari di acero minore e sorbo domestico. Poco più avanti in corrispondenza di un discreto punto panoramico ha inizio, seguendo la larga cavedagna che si stacca sulla destra, il tratto di discesa che termina presso il Centro Visite del Parco.
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Itinerario Pian di Venola - Centro Visite "il Poggiolo" (64 KB
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POGGIOLO-SAN MARTINO-CAPRARA-CASAGLIA-POGGIOLO
Partenza: Centro Visite il Poggiolo
Tempo di percorrenza: 1h 30' (3h con visita guidata)
Lunghezza: 5km
Difficoltà: Turistico
Il percorso inizia dal Centro Visite il Poggiolo, struttura inaugurata in occasione del 50° anniversario della strage, dove sono situati il Centro visite del Parco Storico di Monte Sole e l’Aula didattica.
Dal centro si percorre lo stradello sterrato in direzione della Scuola di Pace, situata nei pressi dei resti dell’abitato e del cimitero di San Martino, di cui sono ancora visibili i ruderi della chiesa e delle case del nucleo. Dopo la distruzione della guerra, era leggibile soltanto il perimetro della chiesa; oggi, grazie ad un progetto di recupero realizzato dal Parco, è possibile osservare anche una scala in pietra, i muri perimetrali di alcune abitazioni e i resti di una “ghiacciaia”.
Ritornati al quadrivio, si prosegue diritti in direzione Casaglia lungo la strada asfaltata che permette di godere di notevoli scorci panoramici, per raggiungere, dopo circa 15’ di cammino, i ruderi di Caprara di Sopra, sede di un antico borgo. A destra, sotto la strada si trova Caprara di Sotto, che fu sede del Comune di Caprara sopra Panico fino al 1882.
La strada percorre ora il versante meridionale di Monte Sole, in leggera discesa fino alla curva del Rio Rovinacci ed alla controcurva del Poggio da cui in pochi minuti si raggiungono i resti della Chiesa di Casaglia e, poco oltre l’omonimo cimitero. Oggi nel Cimitero di Casaglia riposano le salme di Don Giuseppe Dossetti, la cui Comunità si è insediata nel 1984 nel monastero della Piccola Famiglia dell’Annunziata, e di Monsignor Luciano Gherardi.
Dal cimitero si rientra al centro visite seguendo il medesimo percorso.
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Itinerario Poggiolo - Casaglia (41 KB)
Mappa itinerario Poggiolo - Casaglia (1336 KB)
SULLE ORME DEL LUPO
Partenza: Centro visite Il Poggiolo
Tempo di percorrenza: 7h 30' (percorso ridotto 3h 30')
Difficoltà: Escursionistica
Lunghezza: 14,5km (percorso ridotto 6km)
L’itinerario faunistico attraversa un’area particolarmente importante sotto il profilo faunistico. Dagli inizi degli anni 2000, infatti, nel territorio del Parco è stata accertata la presenza stabile del lupo e tale area rappresenta per la specie un elemento centrale ai fini della sua diffusione nell'intera provincia bolognese. Lungo tutto il percorso è possibile imbattersi nei segni lasciati dalla sua presenza, mentre più difficoltosa (ma non impossibile) è la sua osservazione diretta. L’itinerario non presenta grosse difficoltà, se non quella della lunghezza; è comunque possibile alleggerire questo aspetto, limitandosi a percorrere l’anello di Monte Sole. Una dettagliata descrizione del percorso è presente nell'allegato scaricabile da questa pagina "Sulle orme del lupo - Parco Storico di Monte Sole" presente anche nella sua versione in lingua inglese.
Per approfondire
Sulle orme del lupo - Parco Storico di Monte Sole (1452 KB)
Following the traks of the Wolf - Parco Storico di Monte Sole (7565 KB)
CICLOVIE DEI PARCHI - CICLOVIA DELLA MEMORIA
Partenza: Stazione di Lama di Reno
Tempo di percorrenza: una giornata
Difficoltà: da medio ad elevato, variabile a seconda della stagione (presenza di tratti ripidi e fangosi)
Dislivello: in salita 550 m – in discesa 500 m
Lunghezza: 25 km
Itinerario molto gratificante malgrado il non trascurabile impegno fisico dovuto a dislivello, relativa lunghezza del percorso e ricorrente presenza di tratti fangosi.
Il luogo possiede – certo – evidenti motivi di interesse paesaggistico (lunghi tratti di crinale tra Reno e Setta, con vedute panoramiche), botanico (boschi misti di latifoglie tipiche della media montagna appenninica affiancate ad autentiche peculiarità come i nuclei rupestri di leccio o di pino silvestre) e faunistico (possibilità di avvistare branchi di ungulati, senza trascurare la presenza ormai stabile del lupo), ma va sottolineato come questo sia essenzialmente un parco storico e memoriale, legato al ricordo del più doloroso eccidio di civili commesso in Italia dagli occupanti nazisti.
Partiti dalla stazioncina di Lama di Reno si raggiunge la romanica pieve di Panico, che si consiglia di visitare, dopodiché si sale a San Silvestro, sul crinale tra Reno e
Setta che segnerà in pratica tutta l’ossatura dell’itinerario. Lasciatisi alle spalle i tratti argillosi, con frequente presenza di fango, si raggiungono le formazioni arenacee di Monte Sole, la cui cima viene però aggirata con una lunga deviazione passante per il vicino oratorio di Cerpiano e per il cimitero e chiesa di Casaglia. Questi edifici, come gli altri seguenti, sono i muti testimoni della strage che comportò la distruzione della comunità di Monte Sole nell’autunno del 1944 (770 vittime, 955 complessive nel periodo dell’occupazione); sono stati consolidati ma non ricostruiti e ad essi è affidato il compito di tramandare "ciò che è stato" ed il messaggio che "tutto questo non si ripeta più".
Il ritorno avviene dal centro visita del parco il "Poggiolo", lungo la stradina che scende a Sperticano e a Pian di Venola, dove si riprende il treno.
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